domenica 14 gennaio 2018

Nel blu dipinto di nero

Il pregiudicato nobile della patria torna in campagna elettorale per le Elezioni politiche del marzo 2018.


10 commenti:

  1. Sinceramente anche io lo pensavo. Ma quel bellimbusto è davvero irriducibile... non se ne vede la fine, Robi :(
    Che rabbia!

    Un abbraccio.

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    1. Solo in Italia si permette a un pregiudicato che non può votare di fare campagna elettorale per farsi votare.
      Spetta a noi la scelta se ridere o piangere.
      Voi, comunque, non preoccupatevi più di tanto perché m'incazzo io per tutti...

      Un abbraccissimo a tutti.

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    2. Non ci resta che piangere... ma anche no!! Il tizio non merita le mie lacrime!
      E il tuo cuore, genellino mio, non merita supplementi di incazzature...
      Baciuzzi!

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    3. Hai ragione Calo, mi riprometto ogni volta di fare lo spettatore a questo squallido momento politico, ma sono veramente scoraggiato e sofferente nel vedere come gli italiani accettino una nuova ribalta di questo personaggio che ha devastato la moralità del nostro paese.
      E, purtroppo, lo schifo globale non mi lascia sperare a rattoppi che possano mantenere inalterata questa strana sopravvivenza di una nazione malata terminale.
      Spero di sbagliare con il mio pessimismo, non per me, ma per le persone come te che meritano un futuro migliore.
      Baciuzzi ricambiati + abbraccio.

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  2. Purtroppo tornano, quei giorni! E con tutti gli annessi e connessi, fatti di volti e voci che pensavamo di non vedere e sentire più. Lui, per giunta, somiglia sempre più ad una mummia, gonfia di botulino. Ma quel che è peggio, è che ci saranno anche molti idioti che gioiranno di questo ritorno.

    Ciao Robi, buon inizio di settimana!

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    1. Mi sembra "La storia infinita". Mi ritorna, amaramente, il desiderio di morire almeno un giorno dopo questo alimentatore di rabbia, in modo di gioire per tutti coloro che non lo avranno più in mezzo ai coglioni.
      Assurdità dopo assurdità questa sua campagna elettorale che troppi smemorati ascoltano con attenzione (e complicità) invece di scandalizzarsi.

      Mi fermo perché se vado oltre, devo aumentare la dose di tranquillanti.

      Ciao Carlè, a presto.

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  3. Ciao Robi, mi faccio vivo dopo tanto tempo in questo luogo. Leggo che Calo ti ha informato dell'incidente occorsomi in montagna, sono ancora qui per un caso fortuito. Arrampicavo in solitaria in piolet traction a Cima Manera nelle Dolomiti friulane. A 70 metri dalla vetta si è staccata una lastra di neve e ghiaccio su cui mi trovavo. Sono volato per circa 7 metri fin su un pendio innevato inclinato a 65° e ho fatto tre capriole prima di scendere come una fucilata con la schiena sulla neve. Ho imboccato una specie di budello di neve con massi tutto attorno e li ho cercato di proteggermi il volto con le braccia e le mani. Ho sbattacchiato più volte a destra e sinistra finchè con un gesto disperato ho puntato il rampone sinistro sulla neve e ho conficcato la piccozza che tenevo con la destra di lato al mio corpo. Per mia fortuna ho arrestato la corsa e mi sono fermato a soli 15 metri da un baratro di 250 metri. Ho riportato la frattura del setto nasale, 4 coste, il pollice della mano sinistra, la cuffia dei rotatori della spalla destra. Il naso era letteralmente aperto e al quadricipite della gamba destra avevo una emorragia che non ti dico. Ho piantato le piccozze sulla neve e mi sono auto medicato altrimenti ci restavo per emorragia. porto sempre con me nello zainetto da scalata un rotolo di 5 metri di cerotto telato largo 5 cm. Mi sono ficcato nel naso un fazzolettino di carta per narice e ho tamponato con il cerotto. poi ho fatto la stessa cosa con lo squarcio alla gamba con sei giri di cerotto. A quel punto ho dovuto scendere in verticale per dove ero salito e una volta giunto in un posto più sicuro mi sono concesso 15 minuti per bere e introdurre maltodestrine. Poi ho ripreso a scendere sulla neve per circa due ore e 1000 metri di dislivello. Ogni tanto la neve cedeva e sprofondavo, un dolore atroce ogni volta. Sono giunto alla macchina e mi sono fatto 70 km prima di rientrare a casa. Mia moglie mi ha accompagnato al pronto soccorso dove con codice rosso mi hanno trattenuto 2 giorni. Ora sto molto meglio ma avverto ancora forti dolori, specie di notte, alle coste fratturate e alla spalla. Il nasino lo hanno ricostruito bene, tanto che sembro una francesina. Ci vorranno almeno 4 mesi prima che possa ritornare in montagna e dovrò fare un sacco di fisioterapia. Anche stavolta la montagna mi ha risparmiato. Un caro saluto, ti lascio il mio numero di cellulare perché quello che avevo è andato distrutto nella caduta: 348-2731485. Una pacca sulla spalla amico. Enzo Enrico Corazzin (haffner).
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    1. Caro Amico,
      noto con piacere che la tua capacità descrittiva non ha subito danni nella caduta. Praticamente ho visto il video della tua drammatica avventura. Se ti legge Rambo si vergogna delle sue imprese. E' stupendamente commovente leggere di quei 4 mesi di cure necessarie per poter ritornare in montagna.
      Invidio questo tuo amore sconfinato. Il mio pericolo maggiore è nel triangolo letto-frigo-PC (dove continuo, prevalentemente su Twitter, la mia sconclusionata mania illustrativa).
      Pensandoci bene, se volevi il nasino alla francese, era proprio necessaria questa dolorosa scusa...?
      Ti auguro tutto quello che desideri, compresa la possibilità di riabbracciare le rocce del tuo amore assoluto.
      Mi prendo con emozione la tua pacca sulla spalla e ti abbraccio.
      robi

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  4. Lo pensavo anch'io. Purtroppo ....
    Buona domenica.
    banzai43

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    1. Purtroppo è pericoloso per le allettanti promesse che gli servono per vincere le elezioni con la complicità degli italiani creduloni, egoisti, smemorati, ma che si riveleranno disastrose per la nostra già agonizzante economia.
      Ciao Banzai, grazie della visita.

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