domenica 23 ottobre 2011

Lacrime per Marco Simoncelli (Super Sic)

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15 commenti:

  1. Che brutta cosa. Quando l'ho sentito stamattina mi sono sentita...boh...non so nemmeno come. Si, forse mi veniva quasi da piangere. Anche a me che non ho mai visto un moto GP, anche a me che dopo tre giri dormo, anche a me che Marco Simoncelli sapevo a malapena chi fosse. Mi dispiace. È vero che chi si sceglie questa passione, questo lavoro, forse lo mette in conto che potrebbe succedere, ma una cosa è "potrebbe succedere" e un'altra è "è successo davvero". Comunque sia non è proprio giusto. 24 anni sono soltanto troppo pochi. Basta, sennò scrivo troppe cose banali.
    Buona serata.

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  2. ciao Fru,
    anche se non segui il motociclismo, di Marco Simoncelli ti sarebbe bastata una sua intervista per fartelo entrare nel cuore. Per me rappresentava il seguito di Valentino, da amare per la sua classe e la sua generosità in pista e fuori. Grazie per i tuoi pensieri. robi

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  3. Se per me c'è il dolore per una vita che si spegne a 24 anni, per Maurizio è stato un colpo allo sterno, ha letto il tuo commento e ha detto che solo tu puoi capire il suo dolore.

    Non entro nel merito della vostra passione, ma per una volta concordo con lui, tu e Maurizio vivete lo sport come una parte di voi due e i protagonisti per voi sono figli o parenti prossimi.

    Non posso che dire "buon viaggio nel non so dove Marco, mancherai a una marea di gente", a Robi e Maurizio sicuramente.

    Notte buona amico mio e saluti a Lina.

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  4. proprio così, Tina! Ci sono persone che ci entrano subito nel cuore, sia nello sport che altrove e quando succede loro qualcosa di grave
    si rimane storditi e increduli come se la cosa ci riguardasse da vicino.
    Quando, dal circuito, hanno dato l'annuncio della morte del giovane pilota ho sentito nel silenzio le lacrime di Lina e la nostra idea di uscire nella città è finita lì.
    Con Maurizio, dovremo trovare il sostituto nel cuore di Marco Simoncelli che Valentino ci stava lentamente affidando.
    Buona settimana a tutti voi da robi e lina.

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  5. Ciao Robi. Che schianto la morte di Marco, imprevedibile ed assurda !
    Vien da pensare che non facciamo abbastanza per evitare i rischi.
    O forse c'è un destino? Niente di preciso in questo campo.
    Ti ringrazio del tuo lusinghiero giudizio. Il mio libro si può solo acquistare sul web,perchè questa volta,(la prima con questo metodo) ho voluto sperimentare la stampa digitale di lulu.com.,gestione americana che è l'unica che può fornire le copie ed è in contatto con Amazon per la diffusione. Devo dire che è rapida e sollecita:finora non ho da lamentarmi. Se lo prendi,dimmelo.Mi farà piacere sentire le tue impressioni .Sei il mio lettore ideale.
    Corinina

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  6. Caro Robi, mi ha fatto impressione questo tuo post e le tue parole di risposta ai commenti che ti hanno mandato. Hai dimostrato ancora di più la tua apertura e il tuo coinvolgmento verso coloro che ci circondano e vivono e muoiono in questo nostro comune spazio di tempo . Non sei solo l'intelligente, pungente e divertente critico della realtà politica che ci tormenta e avvilisce .ma ci fai anche partecipare emotivamente ai fatti che colpiscono il nostro cuore e la nostra mente

    Grazie delle parole che mi hai mandato e accolgo molto volentieri la tua esortazione a continuare nella nostra ostilità contro il governo attuale e contro colui che lo presiede. Ne farei una analoga a te, ma so che è superflua ben sapendo il tuo impegno di lotta contro questi governanti che danneggiano e disonorano l'Italia.

    Ciao, buona settimana.
    Antonio.

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  7. per Corinina,
    ieri, dopo la tragedia di Sepang, ho assistito in TV a diverse teorie sulla causa dell'incidente, ma devo dire che in quel momento mi disturbavano tutte. Poi, finalmente, una versione di maledette coincidenze contro le quali si può solamente pensare ad un appuntamento impossibile da evitare. Più sento i commenti del giorno
    dopo e più ho la conferma che abbiamo perso un mito che ci avrebbe emozionato non solo con le sue corse, ma con la sua dolcezza di vivere.
    Per il tuo libro, provvederò tramite Internet. Sapere di essere un tuo lettore ideale mi lusinga, ma mi sentirò di più sotto esame.
    Un caro saluto. robi

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  8. Caro Antonio,
    anche se oggi, in particolare, ho ancora la commozione facile per quanto accaduto ieri a Sepang, ti ringrazio per l'effetto che mi hanno fatto le tue parole sui miei post.
    Come dicono in TV, gireremo pagina e continueremo nel nostro mondo virtuale a lottare per realtà migliori.
    A presto e buona settimana anche a te. robi

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  9. L'immagine delle lacrime in pista che rendono impossibile continuare la gara è toccante...Non ci sono molte parole da aggiungere.

    Ciao e grazie del passaggio da me Robi (ora ti rispondo anche lì).

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  10. Ciao Maris,
    è stato toccante il tuo commento. robi

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  11. Non immagini il dolore.
    Era uno di quelli bravi, nella guida ma soprattutto nella vita.
    Sempre e solo i migliori, cazzo.

    Cazzo.
    Cazzo.

    Non vorrei essere nei panni di Colin.

    Una tragedia.

    Ciao

    Zac

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  12. per Zac,
    è proprio l'interpretazione della sua personalità genuina, abbinata alla capacità in pista, che mi stava portando ad affiancarlo a Vale nelle sofferte partecipazioni delle gare in TV. Su Colin hai ragione, perchè se la nostra tristezza diventerà un sereno, indimenticabile ricordo, il suo incolpevole urto sarà comunque un'ombra difficile da cancellare.
    Ciao Zac

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  13. Ciao Robi, proprio ieri ho lasciato un commento su un altro blog, che viglio riportare. E' stato molto crudo e anche criticato, ma è stato dettato dalla rabbia per una morte precoce e come madre di due figli, dalla rabbia per essermi immedesimata nella madre di quel ragazzo...

    ""Prima lo sport era divertimento, c'era antagonismo, sì, ma sempre nei limiti delle proprie forze.
    Si faceva sport per passione e per tenersi in forma
    Oggi si fa anche e soprattutto per i soldi e per la notorietà e non si pensa che sì può anche morire.
    Oggi si sfida la vita andando sempre oltre le nostre possibilità, magari aiutandoci con medicinali, che sono droghe spesso letali o quantomeno invasive.
    Oggi si muore perché è anche arrivata la nostra ora, ma spesso andiamo noi incontro alla morte per voler "correre" troppo, sempre più forte, sempre più forte, e non ci accontentiamo mai del record raggiunto.
    Oggi vogliamo arrivare sul podio, mentre i boss ci stimolano a farlo, ci "aiutano" a salirci.
    Vogliamo arrivare a tutti i costi, per essere i migliori, vogliamo arrivare felici in cima alla montagna del successo.
    Per cosa, se poi un giorno, senza preavviso, rotoliamo giù e la morte ci strappa alla vita prematuramente, come quel ragazzo?

    Mi dispiace, ma io non piango per chi della vita ne fa uno scempio, che non ha paura e la sfida, che non pensa al pericolo per sé e per gli altri... sì anche per gli altri, perché spesso gli incidenti vengono provocati anche involontariamente per gareggiare.

    Piango invece per chi disgraziatamente rotola giù da un ponteggio, perché i padroni non hanno messo le misure di sicurezza adeguate.
    Piango per un minatore che rimane intrappolato dove lavorava con il sudore della fronte.
    Piango per un giovane che andando in bicicletta viene fatto rotolare giù dalla scarpata da un pazzo ubriaco.

    Scusate, ma non piango per chi non rispetta il senso della vita.""

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  14. Cara Nadia,
    hai fatto bene ad esprimere il tuo pensiero. E' giusto indignarsi e dolersi per le morti bianche o per le morti assurde del sabato notte, ma nel teatro della nostra vita ci sono spazi dedicati allo sport dove ognuno è libero di esprimere il proprio talento. Certo, ci sono sport più pericolosi come il motociclismo dove il confine con il pericolo è quasi palpabile, ma proprio chi approda a tale sport non è nè l'ubriaco del sabato sera nè un kamikaze, ma solo un giovane che vuole vivere la sua grande passione dentro ad un circuito protetto di tutto meno che dell'imponderabile, come in ogni altra azione della vita.
    Se io sono affezionato ad una persona che muore, cadendo da una impalcatura, piango per lui, ma quando il mio affetto è rivolto ad una persona giusta che muore esercitando professionalmente la sua passione non riesco a trattenere le lacrime con il ragionamento.
    Sono certo che la tua sensibilità, al di là di ogni commento, ha
    partecipato come tutti noi con un pensiero di affetto.
    Abbraccio, come sempre. robi

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  15. Concordo pienamente... era un ragazzo che ha saputo entrare nei nostri cuori così facilmente, e così difficilmente ne uscirà.. un sorriso che trasmetteva sempre tantissima allegria e simpatia.
    Ci mancherai SIC! 58

    Un bacione

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