Uno dei pochi uomini che ha vissuto coerentemente la propria esistenza. Solo per questo, dovrebbe essergli tributato il rispetto del silenzio e, invece, c'è chi, purtroppo, ciancia. Ciao Robi, buona giornata a te.
ciao Carlo, rispetto e silenzio non fanno più parte, purtroppo, del nostro quotidianio. Sono stati sostituiti da cattiveria e ipocrisia. Ma noi resistiamo a raccontare, aggrappati alle verità. Buon pomeriggio. robi
Lo piango e lo stimo come uomo d'onore e di ideali altruistici, ma non posso comprenderlo per la sua decisione.
La vita, anche se fatta di sofferenza, deve essere vissuta dignitosamente e con coraggio fino alla fine (... che Dio ce ne dia la forza). Non dobbiamo pensare che l'eutanasia sia una morte più dignitosa solo perché toglie la sofferenza fisica... l'eutanasia, a mio avviso, è un mezzo più sbrigativo per togliere il dolore, perché non siamo capaci di chiedere a Dio di farlo per noi.
per Nadia, la sofferenza ingestibile che ho citato non è assolutamente fisica, ma anche per quella ritengo che sia giusto, in rispetto alla persona, lasciargli scegliere se continuare o no la propria vita. Il mio rispetto è assoluto per quelli che non la pensano come me. Ti abbraccio con amicizia rinforzata. robi
Grazie Robi, comunque anche il mio rispetto è assoluto per tutti, ma quello che ho scritto è soltanto la conferma del mio pensiero, già discusso in altre occasioni, senza togliere agli altri la libertà della propria decisione.
Dotto, Colto, Fermo nel concetto di sinistra, Bello fuori e dentro, l'ho apprezzato quando con Pintor, Castellina e Rossanda ha fondato il Psup e non sono riuscita a capire appieno il suo ritorno nel PC di Occhetto, mentre ho capito e rispettato la sua ultima scelta, ha scelto di addormentarsi per sempre senza rumori fastidiosi attorno.
Buon viaggio nel non so dove Compagno Lucio, hai solo esercitato un diritto che niente e nessuno dovrebbe discutere, hai esercitato il libero arbitrio.
Ti ho rubato il manifesto Robi, questa esula dalle vigne, questa è un manifesto in onore di un Uomo con la U maiuscola.
Ciao Tina, ti ringrazio del commento che conferma la personalità di questo Grande della politica e la condivisione della sua ultima scelta, come diritto indiscutibile. Grazie inoltre per condividire l'immagine che ho postato insieme ai tuoi selezionati manifesti. Lina ricambia il gradito salutissimo. Buona serata a tutti. robi
Ero ad un funerale lunedì e aspettando la partenza del carro per il cimitero dettavo ad alcuni amici le mie ultime volontà e soprattutto mi raccomandavo in caso di coma, di non staccare la spina. Modi diversi di affrontare la morte.
Stimo Magri come un uomo importante, di grande intelligenza. Rispetto la sua scelta, ma non la approvo. Non potrei approvarla perchè va contro i miei principi. Ma comunque vorrei che non si facesse troppo chiasso intorno a questa vicenda, vorrei che come lui stesso ha lasciato detto non ci fossero commemorazioni inutili, tante ciance. Un ricordo come il tuo in questo post, Robi, è semplice e pulito...dovrebbero essere tutti così. Buona giornata, ciao!
per Noti, ti ammiro, per la tua dichiarazione e soprattutto per il tuo coraggio, che io non ho più. E' giusto che ognuno esprima la propria volontà di come affrontare la morte, ma sarebbe anche giusto che questa volontà fosse rispettata e non impedita da leggi generalizzate. I funerali ci fanno sempre riflettere. Io partecipo a tutti i funerali delle persone che in qualche modo hanno fatto parte della mia vita, ma vorrei che al mio funerale ci fosse una sola persona, mia moglie. Modi diversi di interpretare l'ultimo viaggio. Un caro saluto. robi
per Maris, se mai avessi avuto principi discordanti dai miei attuali, gli eventi della vita me li hanno fatti dirottare. Forse sbagliate, ma sono rivincite sull'esistenza, che auguro a tutti di non capire. Ti ringrazio di cuore per la tenerezza delle tue parole relative al mio post. Buon pomeriggio. robi
Credo che ognuno di noi abbia il diritto di rivendicare la propria dignità, anche quando questo diritto lede la morale religiosa e benpensante. La morte fa parte della vita, come anche la sofferenza, ma, nel caso di quest'ultima, quasi mai si tiene conto del fatto che il progresso spesso porta con sé un'esasperazione della vita stessa. Un accanimento terapeutico che talvolta lotta contro il tempo e le leggi della natura.
per Penny, io ne sono piacevolmente contento, dopo il dispiacere solo ironico.....
Hai aggiunto, giustamente, sull'argomento un altro aspetto importante, l'accanimento terapeutico, che equivale ad un prolungamento falso della vita. Grazie per il tuo intervento. robi
Ciao Robi. In questi giorni trascorsi ero fuori per strade con atmosfere natalizie,anche se quest'anno non c'è voglia di festeggiare, ma i commercianti lo fanno apposta ad attirare gli sguardi per incoraggiare i consumi. Ed ho letto la notizia del suicidio e mi sono sentita attraversare come da uno stiletto. Come diversa è la vita e come poco si considera la sofferenza umana che evidentemente può divenire insopportabile! I latini dicevano :parce sepulto. Corinina
ciao Corinina, aspettavo il tuo intervento. Il tuo pensiero sulla sofferenza viene in aiuto alla mia teoria personale che ho espresso nel post. Mi sono anche arricchito di un detto latino consolante.
Il Natale, come hai scritto, è infastidito dall'incertissima situazione che stiamo vivendo. Speriamo almeno in una schiarita, attraverso i sacrifici che ci stanno chiedendo. robi
Uno dei pochi uomini che ha vissuto coerentemente la propria esistenza. Solo per questo, dovrebbe essergli tributato il rispetto del silenzio e, invece, c'è chi, purtroppo, ciancia. Ciao Robi, buona giornata a te.
RispondiEliminaciao Carlo,
RispondiEliminarispetto e silenzio non fanno più parte, purtroppo, del nostro quotidianio. Sono stati sostituiti da cattiveria e ipocrisia.
Ma noi resistiamo a raccontare, aggrappati alle verità. Buon pomeriggio. robi
Lo piango e lo stimo come uomo d'onore e di ideali altruistici, ma non posso comprenderlo per la sua decisione.
RispondiEliminaLa vita, anche se fatta di sofferenza, deve essere vissuta dignitosamente e con coraggio fino alla fine (... che Dio ce ne dia la forza).
Non dobbiamo pensare che l'eutanasia sia una morte più dignitosa solo perché toglie la sofferenza fisica... l'eutanasia, a mio avviso, è un mezzo più sbrigativo per togliere il dolore, perché non siamo capaci di chiedere a Dio di farlo per noi.
Ecco, ora perdo anche la tua amicizia! :-(
per Nadia,
RispondiEliminala sofferenza ingestibile che ho citato non è assolutamente fisica, ma anche per quella ritengo che sia giusto, in rispetto alla persona, lasciargli scegliere se continuare o no la propria vita.
Il mio rispetto è assoluto per quelli che non la pensano come me.
Ti abbraccio con amicizia rinforzata. robi
Grazie Robi,
RispondiEliminacomunque anche il mio rispetto è assoluto per tutti, ma quello che ho scritto è soltanto la conferma del mio pensiero, già discusso in altre occasioni, senza togliere agli altri la libertà della propria decisione.
Contraccambio l'abbraccio.
Nadia
Dotto, Colto, Fermo nel concetto di sinistra, Bello fuori e dentro, l'ho apprezzato quando con Pintor, Castellina e Rossanda ha fondato il Psup e non sono riuscita a capire appieno il suo ritorno nel PC di Occhetto, mentre ho capito e rispettato la sua ultima scelta, ha scelto di addormentarsi per sempre senza rumori fastidiosi attorno.
RispondiEliminaBuon viaggio nel non so dove Compagno Lucio, hai solo esercitato un diritto che niente e nessuno dovrebbe discutere, hai esercitato il libero arbitrio.
Ti ho rubato il manifesto Robi, questa esula dalle vigne, questa è un manifesto in onore di un Uomo con la U maiuscola.
Buona serata Robi, un salutissimo a Lina.
Ciao Tina,
RispondiEliminati ringrazio del commento che conferma la personalità di questo Grande della politica e la condivisione della sua ultima scelta, come diritto indiscutibile.
Grazie inoltre per condividire l'immagine che ho postato insieme ai tuoi selezionati manifesti.
Lina ricambia il gradito salutissimo. Buona serata a tutti. robi
Ero ad un funerale lunedì e aspettando la partenza del carro per il cimitero dettavo ad alcuni amici le mie ultime volontà e soprattutto mi raccomandavo in caso di coma, di non staccare la spina. Modi diversi di affrontare la morte.
RispondiEliminaStimo Magri come un uomo importante, di grande intelligenza.
RispondiEliminaRispetto la sua scelta, ma non la approvo.
Non potrei approvarla perchè va contro i miei principi.
Ma comunque vorrei che non si facesse troppo chiasso intorno a questa vicenda, vorrei che come lui stesso ha lasciato detto non ci fossero commemorazioni inutili, tante ciance.
Un ricordo come il tuo in questo post, Robi, è semplice e pulito...dovrebbero essere tutti così.
Buona giornata, ciao!
per Noti,
RispondiEliminati ammiro, per la tua dichiarazione e soprattutto per il tuo coraggio, che io non ho più. E' giusto che ognuno esprima la propria volontà di come affrontare la morte, ma sarebbe anche giusto che questa volontà fosse rispettata e non impedita da leggi generalizzate.
I funerali ci fanno sempre riflettere. Io partecipo a tutti i funerali delle persone che in qualche modo hanno fatto parte della mia vita, ma vorrei che al mio funerale ci fosse una sola persona, mia moglie.
Modi diversi di interpretare l'ultimo viaggio. Un caro saluto. robi
per Maris,
RispondiEliminase mai avessi avuto principi discordanti dai miei attuali, gli eventi della vita me li hanno fatti dirottare. Forse sbagliate, ma sono rivincite sull'esistenza, che auguro a tutti di non capire.
Ti ringrazio di cuore per la tenerezza delle tue parole relative al mio post. Buon pomeriggio. robi
A me non dispiace affatto questa sintonia :-)
RispondiEliminaCredo che ognuno di noi abbia il diritto di rivendicare la propria dignità, anche quando questo diritto lede la morale religiosa e benpensante. La morte fa parte della vita, come anche la sofferenza, ma, nel caso di quest'ultima, quasi mai si tiene conto del fatto che il progresso spesso porta con sé un'esasperazione della vita stessa. Un accanimento terapeutico che talvolta lotta contro il tempo e le leggi della natura.
per Penny,
RispondiEliminaio ne sono piacevolmente contento, dopo il dispiacere solo ironico.....
Hai aggiunto, giustamente, sull'argomento un altro aspetto importante, l'accanimento terapeutico, che equivale ad un prolungamento falso della vita. Grazie per il tuo intervento. robi
Ciao Robi. In questi giorni trascorsi ero fuori per strade con atmosfere natalizie,anche se quest'anno non c'è voglia di festeggiare, ma i commercianti lo fanno apposta ad attirare gli sguardi per incoraggiare i consumi. Ed ho letto la notizia del suicidio e mi sono sentita attraversare come da uno stiletto. Come diversa è la vita e come poco si considera la sofferenza umana che evidentemente può divenire insopportabile! I latini dicevano :parce sepulto.
RispondiEliminaCorinina
ciao Corinina,
RispondiEliminaaspettavo il tuo intervento. Il tuo pensiero sulla sofferenza viene in aiuto alla mia teoria personale che ho espresso nel post.
Mi sono anche arricchito di un detto latino consolante.
Il Natale, come hai scritto, è infastidito dall'incertissima situazione che stiamo vivendo. Speriamo almeno in una schiarita, attraverso i sacrifici che ci stanno chiedendo. robi
bei tempi ...in che senso ?! :o)
RispondiEliminaun saluto !
Sono terrorizzata all'idea che usi qualche suo malefico attrezzo a luci soffuse :-)))
RispondiEliminaLucio ha scelto.
RispondiEliminaCome un anno fa' fece Mario.
Due Compagni, due persone limpide, corrette, senza peli sulla lingua.
Evito ogni commento su
"l'eutanasia, a mio avviso, è un mezzo più sbrigativo per togliere il dolore, perché non siamo capaci di chiedere a Dio di farlo per noi."
perche' mi pare una tale stronzata da non sprecare alcuna sillaba.
Ciao
Zac
Adesso è tutto chiaro ! :o)
RispondiEliminabuon finesettimana robi!
a presto